Neutrini ultra-energetici rilevati da IceCube

Un gruppo internazionale di fisici, grazie al grande rivelatore di particelle sepolto sotto il giaccio dell’Antartide, IceCube, è riuscito ad intrappolare 28 neutrini cosmici ultra-energetici provenienti dalla spazio profondo, i neutrini, ad altissima energia, un miliardo di volte più potenti di quelli terrestri o di quelli solari, si sono formati a seguito di eventi astronomici catastrofici avvenuti al di fuori del nostro sistema solare e hanno viaggiato fino a raggiungere il nostro pianeta.

La notizia, pubblicata nell'edizione di novembre 2013 della rivista Science, ha scosso il mondo scientifico, in quanto è stato confermato che tra maggio 2010 e maggio 2012, IceCube, dotato di 5.000 sensori ottici, ha rilevato il passaggio di insoliti visitatori che non sono nati nel nostro sistema solare, come avviene per la stragrande maggioranza dei neutrini che colpiscono la Terra, ma bensì nel cosmo.

La maggior parte dei neutrini sono di due tipi, quelli prodotti dal nostro Sole, alcuni dei quali riescono ad attraversare l’atmosfera e a colpire la superficie terrestre, e quelli che si formano quando i raggi cosmici (raggi la cui origine è da ricercare al di fuori del sistema solare) si scontrano con l'atmosfera terrestre, senza tuttavia riuscire ad entrare, lo shock dallo scontro così prodotto ha come effetto la produzione locale (nella nostra atmosfera) di neutrini che andranno successivamente colpire la superficie della Terra.
In altre parole, i neutrini che colpiscono la Terra, di solito, si formano o nel Sole, o nell'atmosfera terrestre, quindi, in entrambi i casi, i neutrini vengono creati all’interno del nostro sistema solare.

Ma per i 28 neutrini cosmici ultra-energetici appena scoperti, la storia è ben diversa, questi non si sono formati all'interno del sistema solare, ma all’esterno, e probabilmente anche molto lontano, si sono formati in seguito a fenomeni cosmici drammatici di notevole impatto, come ad esempio un collasso gravitazionale di stelle (il fenomeno che si verifica alla fine del ciclo di vita di una stella, quando questa collassa su se stessa sotto l'effetto della propria gravità) oppure da getti di particelle emesse dai buchi neri. La loro energia è un miliardo di volte più potente dei neutrini solari o terrestri è provengano da tutte le direzioni dell’universo.

Questo evento straordinario potrebbe aprire una nuova finestra sull'evoluzione dell'universo e permettere di capire meglio il meccanismo dei buchi neri supermassicci che emettono radiazione nel cuore delle galassie o le esplosioni di raggi gamma che si verificano a distanze molto grandi e rilasciano enormi quantità di energia.

IceCube

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Edited by Sitchin - 11/1/2014, 00:45